• Titolo : La terra dell’eterna notte
  • Autore: William Hope Hodgson
  • Casa editrice: Fanucci Editore
  • Genere: Fantastico/orrore

Apprestarsi a recensire un romanzo del genere non è facile, soprattutto, per chi come me, non fa il giornalista o recensore di mestiere. Perché dico questo? Perché il romanzo è prolisso, a tratti noioso e ripetitivo, ma è impossibile negarne l’importanza che ha avuto nel genere della letteratura fantastica e che a livello stilistico sia impeccabile.

La terra dell’eterna notte risulta, ancora oggi, una delle opere più complesse di William Hope Hodgson, uomo di mare e d’avventura che ha trovato proprio nei racconti a tema marinaresco la sua più grande fortuna. La narrazione in prima persona e lo stile figlio dell’epoca, il romanzo fu pubblicato per la prima volta nel 1912, rendono pesante la lettura a noi poveri mortali. Hodgson, infatti, fa un uso massiccio di linguaggi arcaici e alti, rendendo il romanzo non di facile lettura per tutti. La terra dell’eterna notte può considerarsi un riuscitissimo esercizio di stile dell’autore, che già in precedenza aveva dato sfoggio delle sue abilità verbali e verbose nell’utilizzo di linguaggi ormai desueti o in totale disuso. La terra dell’eterna notte è il compendio della bibliografia Hodgsoniana, è una sorta di sunto dell’opera e dei pensieri dell’autore racchiuso in un romanzo. L’inizio del romanzo, che ho trovato molto riuscito, è ingannevole. Infatti, l’autore, crea una situazione che può fare da cornice ad un romanzo rosa. Ma, dopo una manciata di pagine, ecco che l’umanità sprofonda nell’eterna notte anticipata dal titolo. Una notte abitata da creature mostruose e innominabili, da pericoli intangibili ed eterei. Sta proprio qui la forza del romanzo, la parte immaginifica è tanto potente quanto opprimente. L’unica luce in questa oscurità è rappresentata dal protagonista, un giovane scienziato che Hodgson ha reso un po’ troppo saccente e invincibile per risultare veritiero. E questo è un tallone d’Achille del romanzo: Hodgson, che era un uomo forte fisicamente, intelligente ed acculturato, ha creato un protagonista con il quale non si riesce quasi mai ad entrare in empatia, un personaggio empio e pieno di sé. Eppure è innegabile che La terra dell’eterna notte sia un romanzo imprescindibile per gli appassionati della letteratura fantastica, un romanzo la cui potenza riecheggia ancora oggi e che riecheggerà per l’eternità.