• Genere: Fumetto
  • Prezzo: € 15,9
  • Editore: Cut-Up Publishing
  • Pagine: 128 pagine a colori
  • Formato: Brossurato con alette

HELL CROSS – LA TRAMA

Travis J. Pride, detective veterano della polizia metropolitana di New York – uno scorbutico alcolizzato che ha appena perso il figlio – viene inviato a risolvere i delitti che stanno scuotendo l’apparente paradiso di Eden City. Marchiate come bestie e poi macellate e crocifisse, accanto a citazioni bibliche in latino scritte col sangue, le vittime sono i dirigenti della Eden Corporation, l’onnipotente multinazionale dei padri e padroni di Eden, la città perfetta per affari perfetti. Tutti i desideri si possono realizzare, a Eden, tutto è permesso. Tranne l’omicidio. È una notizia che non deve trapelare dalle mura della città: le perdite per l’azienda sarebbero incalcolabili, l’intero Sistema Eden collasserebbe. E questo è proprio l’obiettivo della Confraternita: una setta fanatica guidata dal Diacono, enigmatico gigante muto che parla attraverso un portavoce a lui collegato tramite una strana macchina. I fedeli sono convinti che Eden debba bruciare, insieme a ogni falso Dio che l’ha eretta. Per mano del prescelto: Frank, un killer spietato e brutale con la bocca letteralmente cucita, l’uomo perfetto per il loro piano. Un uomo dotato di una forza sovrumana, che sembra camminare attraverso i muri… ma Travis scoprirà ben presto che niente, a Eden City, è quello che sembra.

HELL CROSS – LA RECENSIONE

Travis J. Pride incarna il classico detective burbero, con un passato triste e oscuro alle spalle, di poche parole e, soprattutto, dai modi poco ortodossi. Tutto già visto. Già.

Questo è quello che, erroneamente, si pensa leggendo la trama di Hell Cross (primo di tre volumi) disegnato da Stefano Cardoselli e sceneggiato da Andrea Amenta. I due autori, infatti, immergono il nostro in una città – dal nome evocativo di Eden City – futuristica e, allo stesso tempo, decadente. Eden City – che in realtà di paradisiaco ha ben poco – è piena di palazzoni sporchi e grotteschi, di strade vuote e polverose, di personaggi bizzarri e subdoli. Eden City, in poche parole, è l’Inferno.

E l’inferno è quello che ha affrontato e continua ad affrontare Travis. Il suo passato, che viene a galla man mano che si prosegue nella storia, è fumoso e malinconico. Si capisce fin da subito che il detective Pride ha incassato parecchi colpi da quella miserabile forma d’esistenza che chiamiamo Vita. Colpi sotto la cintola, di quelli che fanno male e ti fanno piegare in due dal dolore. Eppure Travis non cede e, tra una sigaretta e l’altra, cercherà di far luce sulla serie di macabri omicidi che sta colpendo Eden City.

Omicidi terrificanti con ovvi richiami alla Bibbia – poteva essere altrimenti in una citta che si chiama Eden? -, crocifissioni, carni lacerate e dilaniate, teste mozzate e sangue. Vagonate di sangue.

Hell Cross è una graphic novel dal ritmo fortemente cinematografico ricca di esplosioni di violenza improvvise e oscene. I disegni di Cardoselli sono, come sempre, una garanzia. Questa volta, però, vorrei soffermarmi sulla colorazione di Tommaso De Vito. I colori non sono quasi mai accesi ma risaltano agli occhi gli spruzzi di sangue che sono molto frequenti. I colori, spenti e quasi del tutto innaturali, donano ai disegni di Cardoselli una marcia in più. Il cielo di Eden City non è mai azzurro ma verdastro, quasi melmoso. Segno premonitore che lì, a Eden City, di paradisiaco non c’è nulla.

La sceneggiatura, opera di Andrea Amenta, è ricca di dialoghi arguti e intelligenti, piena zeppa di parole parecchio colorite e, soprattutto, ricca di spunti interessanti. Il finale anticipa un secondo volume ancor più scoppiettante e lo fa in maniera sagace, lasciando nel lettore la sensazione di aver letto un qualcosa di unico. Speriamo solo che il secondo volume arrivi presto.

Potete acquistare il volume in tutte le librerie, gli store online e sullo store della casa editrice.