• Genere: Thriller
  • Prezzo: € 16,90
  • Editore: Cut-Up Publishing
  • Pagine: 200 pagine
  • Formato: Brossurato con alette
  • Prefazione di Lamberto Bava

IL BAMBINO CHE GIOCAVA CON LE BAMBOLE – LA TRAMA

Venezia, oggi. Uno spietato assassino seriale vestito di nero uccide giovani donne, in un crescendo delirante. Autore dei delitti sembra essere Giulio Renier, fotografo ossessionato dal trauma dell’uccisione del padre, di cui è stato testimone da bambino. Dopo un periodo di analisi, Giulio accetta un servizio fotografico a Parigi. Ma il serial killer colpisce anche lì, inarrestabile. E poi ancora a Venezia, appena il fotografo vi ritorna. Disperato e sempre più convinto di essere lui l’assassino, Giulio chiede aiuto a un suo vecchio amico, investigatore privato. Nel tragico e indelebile passato di Giulio Renier è celata un’atroce verità.

“C’è il profumo dei film di mio padre Mario Bava, tutto il sapore della filmografia Argentiana, un ricordo anche per i film di Roman Polanski. Il romanzo è anche visionario, non vuol dire che va oltre il reale, ma che è visto per immagini. Non leggiamo il racconto ma lo vediamo, lo viviamo. Non sappiamo chi è l’uomo col mantello che insegue le sue vittime, le mani con i guanti neri che impugnano il rasoio, ci colpisce solo l’efferatezza dell’assassino. Una Vendetta? Ma chi può essere, io fino alla fine non l’ho capito. Antonio Tentori ha costruito bene la storia e l’ha sviata nel modo giusto. Grazie Antonio, mi hai fatto rivivere il sapore e l’emozione degli anni d’oro del Giallo.” (dalla prefazione di Lamberto Bava)

Antonio Tentori ha pubblicato numerosi libri, tra cui la novelization del film Inferno di Dario Argento (Newton Compton), la raccolta di racconti Nero Profondo (Cut-Up Publishing). Come sceneggiatore ha lavorato, tra gli altri, con Dario Argento, Lucio Fulci, Claudio Lattanzi e Sergio Stivaletti.

IL BAMBINO CHE GIOCAVA CON LE BAMBOLE – LA TRAMA

Antonio Tentori non è l’ultimo arrivato nel mondo della scrittura (e, nella fattispecie, del cosiddetto giallo all’italiana). Lo scrittore e sceneggiatore romano, infatti, ha scritto sceneggiature per registi come Dario Argento, Lucio Fulci, Joe D’Amato e Sergio Stivaletti. Uno che le ossa se l’è fatte sul campo di battaglia. Uno vecchia scuola. Uno che ha lavorato con i migliori.

Cut-Up Publishing ha pubblicato Il bambino che giocava con le bambole, ultima fatica romanzesca di Tentori ambientato tra Venezia e Parigi. Un serial killer si aggira per le strade di Venezia, brandendo un rasoio affilato tra le sua mani guantate. Tutti elementi tipici del giallo all’italiana che Tentori porta avanti con un ritmo serratissimo degno del miglior Argento.

Il bambino che giocava con le bambole è un libro che va avanti per immagini, immagini superbamente descritte dall’autore che si disegnano nella mente del lettore in maniera netta e pulita. La prosa è immersiva, descrittiva (fattore che ritorna utile per immaginarsi il killer che cammina tra le strade decadenti e poetiche di Venezia) e cinematografica. Sì, perché qualora dovessero trarre un film da questo romanzo, la sceneggiature servirebbe a ben poco.

I dialoghi sono ben dosati e calibrati. Non ce ne sono molti a dir la verità, questo perché Tentori vuole far immergere il lettore in un’esperienza visiva senza eguali. E gli riesce benissimo. Le parti in cui il killer segue le vittime tra le strade di Venezia sono di una potenza immaginifica immensa. Anche la breve parentesi parigina è evocativa e ispirata.

Ma qual è l’elemento che non deve mancare in un giallo che si rispetti? La suspense, ovviamente. La suspense permea ogni pagina del romanzo, facendolo diventare uno di quei libri cosiddetti page-turner: una volta iniziato non potrete metterlo via finché non lo avrete finito. E chi è il serial killer si scoprirà solo alla fine di questo (ahimè) breve viaggio all’inferno. In un mondo impestato di thriller banali e scialbi, Il bambino che giocava con le bambole è un faro nell’oscurità.

Potete acquistare il volume – disponibile solo in formato cartaceo – in tutte le librerie, gli store online e sullo store della casa editrice.

Si ringrazia la casa editrice Cut-Up Publishing nella persona di Stefano Fantelli per averci fornito il materiale cartaceo per la recensione.