• Genere: Fumetto
  • Prezzo: € 15,00
  • Editore: Magic Press Edizioni
  • Pagine: 96
  • Formato: Brossurato con alette

Creatore del mito di Cthulhu, di Arkham e del sinistro Necronomicon, autore di numerosi capolavori della letteratura horror, Howard Phillips Lovecraft si è imposto dopo la sua morte come uno degli scrittori più influenti del suo tempo. Prigioniero dei suoi stessi miti, egli proietta sui suoi innumerevoli lettori l’immagine di un recluso fuori dal mondo, dalla personalità sfuggente… Ma chi era veramente il “Maestro di Providence”? 

È questa la domanda a cui tenta di dare risposta Lovecraft – Colui che scriveva nelle tenebre: chi era il solitario di Providence? Oggi, Lovecraft, è conosciuto come uno degli scrittori più influenti della narrativa horror. Sono moltissimi gli artisti che si sono ispirati a lui e alle sue creazioni per i loro lavori: Stephen King, Alan Moore, Sam Raimi, Brian Yuzna e tantissimi altri nomi importanti del panorama cinematografico, letterario e artistico in generale.

Il volume in questione è, sostanzialmente, una biografia a fumetti del Maestro di Providence scritta da Alex Nikolavitch e illustrata e colorata da Gervasio, Carlos Aòn e Lara Lee, un qualcosa che, effettivamente, mancava. Su Lovecraft e di Lovecraft, infatti, si può trovare di tutto: saggi, trasposizioni a fumetti dei suoi racconti e chi più ne ha più ne metta.

Lovecraft – Colui che scriveva nelle tenebre (ovvio rimando al racconto Colui che sussurrava nelle tenebre di Lovecraft) copre un arco di tempo che va dal 1925 – anno in cui lo scrittore si trovata a Brooklyn e non nella sua amata Providence – al 1937 – anno in cui Lovecraft morì.

Nikolavitch ha fatto un ottimo lavoro: nella biografia, infatti, emergono – senza mai risultare troppo marcati o ‘spiegati’ – tutti gli aspetti che hanno caratterizzato l’opera e la personalità di Lovecraft: il forte razzismo, l’amore quasi morboso per la sua adorata Providence, gli scambi epistolari con autori suoi contemporanei – come Robert E. Howard e Samuel Loveman – e la sua attenta e minuziosa gestione delle finanze. Nonostante l’enorme notorietà acquisita oggi, infatti, Lovecraft ai suoi tempi non era così famoso, anzi.

Un lavoro non altrettanto egregio hanno fatto i disegnatori: il volume, infatti, soffre molto nella parte grafica. I disegni sono troppo cartooneschi e abbozzati e non rendono bene l’idea della solitudine di Lovecraft (magari un bianco e nero avrebbe aiutato). Inoltre, quelle pochissime visioni apocalittiche che compaiono nel volume non impressionano.

Tirando le somme, Lovecraft – Colui che scriveva nelle tenebre – acquistabile sullo store della casa editrice e su Amazon – è un volume che consiglio a tutti i cultori di Lovecraft (come me) o a chi non conosce la sua storia.